giovedì 4 novembre 2010

La Madonna della Pace


Oggi, nelle mie peregrinazioni da internauta, sono rimasta affascinata dal dipinto riprodotto qui a lato.
E' un particolare della "Madonna della Pace" del Pinturicchio, tavola datata intorno alla fine del Quattrocento e attualmente conservata nella Pinacoteca di San Severino Marche.

E' un'opera di grande leggiadrìa, sia per il tratto leggero ed elegante, il gusto del dettaglio talora prezioso, sia per la soavità espressiva dei personaggi e lo splendido scorcio paesaggistico che conduce lo sguardo a prospettive lontane, fra il morbido verde della piana, quello più cupo delle chiome degli alberi e i colli sullo sfondo.

Tuttavia, gli occhi dei protagonisti sono dolcemente fissi sulla sfera del globo, sul mondo che il Bambino tiene in una mano e benedice con l'altra.
Ed è un mondo tanto lieve da divenire trasparente nelle mani di Gesù, quasi un cristallo di cui intuiamo splendore e fragilità insieme.

E' come se allo sguardo del Bambino che penetra ogni cosa nulla potesse restare nascosto e nello stesso tempo fossero i suoi occhi a purificare il mondo rendendolo trasparente.

E' un dipinto da contemplare a lungo, non solo per scoprirne i particolari che - come per molti quadri del Quattrocento - affiorano talora dopo lunga osservazione, ma perchè ci restituisce la dimensione in cui Dio ci vede: siamo ciò che è prezioso ai suoi occhi.

Mi piace ricordare questo proprio alla luce dei gravi fatti di violenza che spesso insanguinano il mondo, non ultimo il massacro dei 55 cristiani - ma forse anche più - avvenuto domenica scorsa in una chiesa di Baghdad, mentre assistevano alla Messa festiva. Una strage di tale orrore di fronte alla quale ogni commento è superfluo.

Resta però il bisogno di reagire non certo con altrettanta violenza o vendetta,
ma guardando in alto e continuando a invocare la Bellezza che ci ha creati - tutti - per la gioia e per la Pace.
Ancora una volta è la musica di Mozart ad aiutarci in questa invocazione con lo stupendo Agnus Dei dalla Coronation Mass K.317.
Degna di nota, oltre la magnificenza della voce solista, l'intensa direzione di un già affaticato Karajan.

Buon ascolto!

2 commenti:

amicusplato ha detto...

Raffinato e al tempo stesso molto incisivo il commento al bel quadro del Pinturicchio :-)

Riflessioni veramente belle e sentite, quelle che ci proponi, carissima Annamaria, accompagnate dalla musica sublime di Mozart ;-)

L'arte e la bellezza, contro la barbarie e la ferocia.

Grazie di tutto!

Annamaria ha detto...

Grazie a te di aver letto, Amicus.
Il tuo apprezzamento mi onora!

Ciao!